Cosa vedere a Napoli in un giorno

Chi non vorrebbe sprecare del tempo, e vedere il più possibile di una città?
Bene! Noi, in questa guida, vi mostreremo un itinerario veloce per poter sfruttare al meglio le vostre gambe e visitare una città come Napoli in un giorno : cosa vedere e dove mangiare a Napoli.

Tutto quello che si può vedere in una giornata.


Siamo Partiti da Piazza Garibaldi , è una delle fermate più trafficate della stazione di Napoli.

Con le spalle alla stazione, abbiamo iniziato il nostro tour per Corso Umberto I, che troverete a sinistra rispetto al monumento in onore a Garibaldi.

Percorrendo il Corso possiamo ammirare i palazzi più storici della città.

Infatti, prima di arrivare a Piazza Giovanni Bovio, si può ammirare in tutta la sua grandezza una delle università più antiche e famose d’Italia: l’Università Federico II.

Vi starete chiedendo perché vi ho nominato Piazza Giovanni Bovio con così tanta disinvoltura. Semplice: è una piazza molto grande, snodo fondamentale per raggiungere diverse destinazioni e, al suo centro, si può notare il monumento in memoria di Vittorio Emanuele II.

Partendo proprio da questa piazza potremmo dirigerci verso Piazza del Municipio.

Noi abbiamo optato per il percorso lungo via Agostino Depretis, ma, in alternativa, è possibile raggiungerla percorrendo via Medina. Piazza del Municipio è una delle più grandi piazze d’Europa e una delle più importanti della città grazie alla vicinanza ai principali fulcri turistici: il Maschio Angioino e il porto.

Infatti, dopo aver ammirato davanti a noi la Fontana del Nettuno, ci siamo diretti proprio verso il Maschio Angioino.

Sapevate che negli anni la statua del Nettuno è stata spostata più volte all’interno della città? E che si trova in Piazza del Municipio solo dal 2015?

Me davanti al Maschio Angioino
Maschio Angioino, o Castel Nuovo.

Il Maschio Angioino, o Castel Nuovo, è uno storico castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della città di Napoli. Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad uso culturale ed è, tra l’altro, la sede del Museo Civico.

Cosa importante da tenere a mente qualora voleste effettuare la visita al suo interno, è bene informarsi sugli orari, poiché le visite guidate hanno orari ben precisi, nonostante il sito del Comune di Napoli riporti la fascia oraria di apertura 8,30 – 19,00 dal lunedì al sabato, senza ulteriori specifiche. Noi non abbiamo potuto effettuare la visita proprio perché sarebbe iniziata circa un’ora dopo il nostro arrivo e non volevamo perdere troppo tempo.

Lasciato alle nostre spalle Castel Nuovo, sperando di poterlo visitare in un altro momento, ci dirigiamo in un’altra zona pregna di luoghi super popolari di Napoli.

Per raggiungere la nostra prossima destinazione facciamo una tappa presso la Galleria Umberto I, costruita tra il 1887 e il 1890, molto simile a quella presente in piazza Duomo a Milano. Proprio di fronte all’ingresso della Galleria, purtroppo in ristrutturazione e quindi completamente coperto durante la nostra giornata, si può ammirare un altro punto d’interesse molto famoso a Napoli: il Teatro San Carlo.

Finalmente giungiamo a destinazione, in un luogo che mai avremmo potuto trovare chiuso e che rappresenta Napoli: Piazza del Plebiscito.

Salto a piazza del Plebiscito
Piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito è una piazza storica di Napoli che contiene tre edifici molto antichi: il Palazzo Reale; la Basilica Reale Pontificia San Francesco da Paola; il Gran Caffè Gambrinus, il bar più antico di Napoli, dove il caffè è considerato un’arte.

Se vi guardate un po’ attorno vedrete molte persone che, ad occhi bendati, partono da un punto ben preciso della piazza (lasciando alle loro spalle il Palazzo Reale) e cercano di arrivare fino in mezzo alle due statue equestri davanti alla basilica.

Questo “gioco” di attraversare Piazza Plebiscito bendati risale all’antichità e vi assicuro che chiunque ci volesse provare, si ritroverà da tutt’altra parte rispetto all’obiettivo delle due statue. A questo mistero è legata una leggenda che ruota attorno alla Regina Margherita: si narra, infatti, che la regina una volta al mese concedesse la salvezza ad un prigioniero a patto che riuscisse a superare questa prova. Partendo da Palazzo Reale, il prigioniero, ad occhi chiusi, doveva riuscire ad arrivare in mezzo alle due statue. Le notizie narrano che nessun prigioniero riuscì nell’impresa.

E sapete perché? La pavimentazione sconnessa e la pendenza della piazza stessa.

A questo punto la nostra giornata è al giro di boa.

Non mancano molti punti della nostra lista da spuntare, ma quelli che vi elencherò da ora in poi saranno sicuramente i più golosi.

Da Piazza del Plebiscito ci spingiamo verso il lungomare di Napoli fino a raggiungere un altro castello, Castel dell’Ovo, che sorge imponente sull’antico Isolotto di Megaride. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all’interno di una gabbia nei sotterranei del castello, luogo che fu poi chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto, perché da “quell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino”.

 

Arrivati a Castel dell’Ovo dedicategli una visita. Al suo interno durante il Natale è allestito anche un bellissimo presepe.

Se le vostre gambe gridano “pietà”, riposatevi. Se decidete di visitare la città nel periodo estivo, fuori dal castello c’è un carretto di granite al limone che vi rinfrescheranno un po’ prima di riprendere il cammino, ripercorrendo la strada al contrario, e tornando a Piazza del Plebiscito.

Da qui inizia l’ultimo step dell’itinerario.

Destinazione finale è l’assaggio di un piatto tipico. Vi stupiremo: non è la pizza, ma è O’CUOPP’ napoletano.

Da Piazza del Plebiscito prendete Via Toledo.

Oltre ad essere una delle arterie più importanti di Napoli e via dello shopping, è anche attraversata da diverse strade famose, come Vico Santa Maria delle Grazie, conosciuto come il Vicolo dell’Amore, e Via Emanuele de Deo, che ospita uno dei più famosi murales in onore di Maradona all’interno dei quartieri spagnoli.

Oggi Via Toledo (o Via Roma), è conosciuta anche per una delle fermate metro più belle, ma per poterla ammirare anche solo per scattare una foto, bisogna acquistare il biglietto della metro.

È sicuramente ora di pranzo, quindi proseguiamo spediti verso Via San Biagio Dei Librai 23. Qui troviamo una piccola friggitoria, nata dall’idea di due fratelli napoletani che vogliono riportare in chiave classica e moderna la storicità del cuoppo.

Il Cuoppo di Via San Biagio Dei Librai
Il Cuoppo – Via San Biagio Dei Librai

Il cuoppo non è altro che un cartoccio di carta oleata a forma di cono che si riempie con ogni sorta di fritto.

E fidatevi: lì potrete assaggiare qualsiasi cosa fritta e vi farà sempre dire “ancora” mille volte!

Riempita la pancia e lasciato il fegato a Via San Biagio Dei Librai.

Il nostro tour è quasi finito.

Per concludere la nostra giornata, non possiamo saltare la visita di un’altra via molto famosa: la via dei presepi napoletani, Via San Gregorio Armeno.

È impossibile non immaginarla nella sua veste più classica, quella natalizia, addobbata a festa, piena di presepi. Ci ripromettiamo di organizzare un’altra visita per godere appieno dell’atmosfera che si può respirare qui nei giorni che precedono il natale.

Purtroppo per oggi, però, la nostra giornata è finita e siamo tornati al nostro punto di partenza, Piazza Garibaldi.

Sicuramente avendo più tempo avremmo dedicato molta più attenzione a luoghi anche meno conosciuti, ma non per questo meno affascinanti.

In attesa di un weekend più lungo per poter dedicare più tempo a questa meravigliosa città, speriamo che la nostra piccola guida vi sia piaciuta.

A Presto!

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